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Il Collegio IPASVI BAT sostiene la petizione promossa dalla CNAI: “Senza infermieri non c’è futuro!”

Gli infermieri della sesta provincia pugliese sostengono la petizione promossa dalla CNAI (Consociazione Nazionale delle Associazioni di Infermieri) Senza infermieri non c’è futuro, volta a spingere gli organi istituzionali competenti a prendere posizioni sulla questione della carenza infermieristica.

Numerosi studi internazionali dimostrano come le conoscenze, le competenze e le capacità degli infermieri possano veramente migliorare nel quotidiano la risposta ai bisogni di salute delle persone. Il contesto attuale è fortemente critico: la popolazione italiana è sempre più anziana e le patologie croniche sono in continuo aumento. Questo significa maggiori bisogni assistenziali a cui, necessariamente, dobbiamo far fronte.

In effetti quella che un tempo era un’emergenza infermieristica si è trasformata oggi in una carenza cronica, che le Istituzioni non vedono o fingono di non vedere: all’orizzonte, infatti, non si scorgono ormai da decenni correttivi sistemici né a breve, né a medio, né tantomeno a lungo termine. La professione è lasciata a se stessa. Siamo estremamente preoccupati per la situazione della professione e delle scienze infermieristiche in Italia.

La salute degli italiani dipende in gran parte dalla presenza qualificata di infermieri, quindi la nostra associazione e la professione infermieristica in generale non possono rimanere in silenzio di fronte a un futuro tanto incerto e preoccupante per l’assistenza ai cittadini». I quali, sicuramente, saranno i primi a pagare le conseguenze del silenzio istituzionale.

Il collegio IPASVI invita tutti gli iscritti ad aderire anche all’iniziativa di indossare l’etichetta o esporre il manifesto “Senza infermieri non c’è futuro” nella settimana dal 14 al 20 marzo 2011 e dal 9 al 14 maggio 2011. Dobbiamo farci sentire ed essere uniti, perché in gioco ci sono la salute e il benessere di tutti, nessuno escluso.

Si raccomanda di registrarsi al sito http://www.petizionionline.it prima di effettuare la sottoscrizione.
Per sottoscrivere la petizione clicca qui!

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